- Autrice: Jessie Burton
- Editore: La Nave di Teseo
- Data uscita: 23/01/2020
- Pagine: 526
- Prezzo di copertina: € 20,00
L’ultimo romanzo di Jessie Burton, scrittrice britannica nota al grande pubblico soprattutto per il bestseller uscito qualche anno fa e intitolato Il miniaturista, ha una struttura a dittico, e narra due storie: una è ambientata nel 1980 e l’altra nel 2017. Questo impianto narrativo, permette una netta separazione tra le due linee temporali e anche se il lettore è convinto che non ci siano collegamenti tra le storie narrate, presto scoprirà che le due vicende sono strettamente correlate.
Struttura a dittico: trama
1980. Le protagoniste degli eventi narrati durante gli anni ’80 sono Elise Morceau e Constance (Connie) Holden, due donne che portano avanti una relazione amorosa. Elise, è una ragazza poco più che ventenne, non sa cosa fare della propria vita, si sente spaesata, non ha contatti con la propria famiglia di origine e, per un caso fortuito, viene accolta da Connie, scrittrice affermata e di grande successo. Elise è abituata a essere considerata una ragazza bellissima ma non si crogiola in questa consapevolezza: dimostra anzi, con le sue azioni e i pensieri, di essere profondamente insicura.
Figure femminili
La differenza tra queste due figure femminili è di grande rilievo all’interno del romanzo perché Burton mette in risalto il forte contrasto tra la fermezza, la sicurezza e l’autorevolezza di Connie, e la fragilità e l’insicurezza di Elise. La relazione che ne emerge risulta squilibrata, perché Elise dipende da Connie a livello economico ma soprattutto emotivo.
«Quando sei piccola, la gente ti dice come sei e come sarai, e spesso te lo ricordi. Elise era diventata bella, glielo avevano detto. E nonostante tutti quegli occhi addosso si era sempre sentita invisibile, questo fino a quando Constance Holden non l’aveva guardata a Hampstead Heath, dagli alberi color cannella».
2017
2017. La protagonista di questa storia è Rose, una donna di trentacinque anni che è fidanzata con Joe, un suo coetaneo. Rose vive a casa del fidanzato ed entrambi hanno investito tutti i propri soldi in un’attività di ristorazione che però fa fatica a decollare. Per sbarcare il lunario, Rose lavora in una caffetteria ma si sente frustrata dal fatto che il proprio compagno sia inaffidabile, e soprattutto perché sente di non star realizzando i propri sogni; inizia a rimuginare sul fatto che le sue amiche hanno già una famiglia e un lavoro avviato, mentre lei deve ancora capire quale strada intraprendere nella vita.
A complicare le cose…
A complicare le cose, per Rose, c’è l’elemento-famiglia: sua madre ha fatto perdere le proprie tracce quando Rose era ancora in fasce e il padre, che l’ha tirata su da solo, vive in Francia. L’argomento che riguarda la madre è un tasto dolente per Rose, che ne è ossessionata: per tutta la vita ha sperato di sapere qualcosa su sua madre, che sembra esser svanita nel nulla per anni, ma purtroppo non ha mai ottenuto nessun tipo di informazione utile. Il pensiero di ritrovare sua madre, diventa un’ossessione che accompagna Rose sin da quando era una bambina.
Cosa farà Rose?
Il lettore si renderà presto conto che esiste una stretta correlazione tra gli avvenimenti che sono accaduti negli anni ’80 e che si succederanno nel 2017. Il padre di Rose, dopo anni di reticenza, confida alla figlia un’informazione importantissima che riguarda la scomparsa improvvisa della madre di Rose: le rivela che Elise, (questo il nome della madre di Rose), anni prima, aveva una relazione con una donna dal nome Constance Holden. Rose, a questo punto, si sente sconvolta e prova in tutti i modi a cercare Connie per sapere qualcosa di più su sua madre, Elise Morceau. Cosa farà Rose? Si metterà in contatto con Connie? Ritroverà sua madre?
La confessione
“La confessione” è un romanzo che è stato pubblicato dalla casa editrice La Nave di Teseo alla fine di Gennaio, ed è un libro che affronta tanti argomenti importanti come quello della maternità. Ancora oggi, è largamente diffusa l’opinione che le donne abbiano una sorta di istinto naturale che le debba necessariamente portare a diventare madri o desiderare la maternità più di qualsiasi altra cosa. Questo modo di pensare comporta il fatto che, ancora oggi, ci sia una stigmatizzazione sociale nei confronti delle donne che decidono di non volere figli, come se il binomio donna-madre fosse inscindibile. Questo romanzo ci porta l’esempio di come essere madri non sia un istinto innato, ma è una scelta, poi una competenza e una consapevolezza che deve essere costruita nel corso tempo, e di come, d’altro canto, essere figli richieda uno sforzo enorme. Spesso, infatti, ci si chiede se saremmo dei bravi genitori, (o se lo siamo), ma ci chiediamo abbastanza spesso se siamo stati, (o siamo ancora), dei bravi figli?
Elise e Corinne – Rose e Joe
Un altro aspetto che mi ha colpita, riguarda il parallelismo tra la relazione di Elise e Connie e quella di Rose e Joe. Madre e figlia, (Elise e Rose), vivono entrambe una relazione instabile con i rispettivi partner, compiono delle scelte sulla propria vita che tiene conto quasi esclusivamente delle esigenze del proprio compagno o compagna. Questo mi ha ricordato un altro romanzo che ho amato molto, “La straniera“, di Claudia Durastanti, in cui la protagonista, a un certo punto, dichiara di essersi trasferita in un’altra città solo per seguire il proprio uomo, e quindi non per il motivo giusto.
Se ci riflettiamo attentamente…
Se ci riflettiamo attentamente, non è mai una scelta saggia mettere in stand-by la propria vita per un amore, anche se in quel momento ci sembra l’unica cosa che vorremmo: accade a Elise quando decide, per amore di Connie, di trasferirsi in California e accade a Rose quando va a vivere a casa di Joe. É un romanzo che certamente parla di amore ma anche di dipendenza emotiva, che è molto pericolosa perché si basa su qualcosa di imprevedibile come può essere un sentimento, che nel corso degli anni, può sempre mutare.
«Connie era forte in quel momento: andava a Los Angeles con il suo romanzo di successo, il libro l’avrebbe protetta come un amuleto. Elise non aveva un amuleto. Elise aveva solo Connie».
Cosa ne penso
Con questo non voglio dire che i sentimenti non siano importanti, (sono probabilmente l’unica cosa che ci tiene in vita), ma questo romanzo mi ha permesso di riflettere su un particolare aspetto legato alla vita amorosa. All’interno della coppia è sempre opportuno trovare un equilibrio che miri a eliminare le situazioni di dipendenza, che portano inevitabilmente uno dei due partner a essere più forte dell’altro. Durante una relazione, soprattutto se c’è un forte sentimento, si pensa sempre che non finirà mai, che tutto sarà per sempre, ma se così non fosse? A quante cose avreste rinunciato per amore? Siete sicuri che la relazione non risentirebbe di scelte drastiche fatte solo per accontentare uno dei due partner? “La confessione” è un libro che parla proprio di questo.
Mi è piaciuto perché
É un romanzo che mi è piaciuto molto, ho apprezzato lo stile di scrittura di Burton e anche il fatto che la narrazione sia molto coinvolgente sebbene il libro consti di più di cinquecento pagine. Ve lo consiglio se avete voglia di una lettura che parli di scelte e…delle conseguenze che ne derivano.