I primi di Febbraio, per Mondadori, è uscito l’ultimo romanzo di Mattia Insolia, scrittore di origini siciliane classe 1995 che nel 2020 esordì con “Gli affamati”, pubblicato dall’editore Ponte alle Grazie. Personalmente ho sempre letto questo autore, (che collabora con importanti quotidiani e settimanali italiani), in via incidentale attraverso recensioni e interviste che ha scritto nel corso di questi ultimi anni. Volevo recuperare “Gli affamati”, ma come spesso accade le wishlist dei libri sono colme di volumi ed è difficile che si rispettino i buoni propositi di lettura.
“Cieli in fiamme“, l’ultimo romanzo di Insolia
Quando però ho saputo che il 7 Febbraio 2023 sarebbe uscito il nuovo romanzo, stavolta per Mondadori, ho drizzato le orecchie e non me lo sono fatta scappare: sono riuscita a leggere “Cieli in fiamme” una settimana dopo l’uscita e ho impiegato appena un giorno e mezzo per terminarlo. La scrittura di Insolia mi ha rapita riportandomi alla memoria esperienze ed emozioni che pensavo fossero dimenticate: è un romanzo che parla di adolescenza e scoperta di sé.
Di che parla “Cieli in fiamme“? (No spoiler)
“Cieli in fiamme” è la storia di due personaggi: Teresa, un’adolescente degli anni 2000 vittima di una madre autoritaria e di un padre a tratti assente e Niccolò, un diciannovenne del 2019 arrogante e presuntuoso. Basta girare poche pagine per rendersi conto che Teresa e Niccolò sono legati: si tratta di madre e figlio. I due protagonisti hanno un forte legame di parentela ma il romanzo si dipana da tutt’altra parte. I momenti in cui i due si trovano a contatto sono brevi, quasi inesistenti perché l’autore vuole far focalizzare la nostra attenzione su un periodo preciso delle vite di questi due protagonisti: l’adolescenza.
Teresa e Niccolò, adolescenti degli anni 2000 e 2020
Leggendo il romanzo, quello che salta all’occhio è la differenza temporale tra l’adolescenza di Teresa, (come accennavo, vissuta negli anni 2000), e quella di Niccolò, vissuta negli anni 2020. Si nota subito come certe dinamiche di branco e amicali rimangano invariate col passare delle generazioni. Arriva un momento in cui però, crescendo, queste generazioni che pure hanno vissuto le stesse adolescenze non riescono più a comunicare. A proposito di Teresa, che a mio avviso è il personaggio più interessante, si legge:
Il suo destino era di immaginarla, l’esistenza. Non di viverla. Tutt’al più, Teresa poteva sperare di sopravvivere alla vita, nient’altro.
I temi di “Cieli in fiamme”
Lo spaccato degli anni 2000 è molto convincente, Insolia ci riporta a quegli anni e per chi legge il tempo si ferma, si resta incantati da una scrittura che riesce a trascinare e ipnotizza il lettore. I temi sono i classici di molti romanzi di narrativa italiana che trattano l’adolescenza: l’accettazione del proprio corpo, la capacità di socializzare con gli altri e la brutalità del branco. L’elemento di novità di questo libro è dato dalla scrittura di Insolia che con ferocia e freschezza ci porta a conoscere cosa sia l’incomunicabilità tra generazioni. In questo libro il tempo si cristallizza e genitori e figli sono adolescenti nello stesso momento.
Com’è strutturato il romanzo
“Cieli in fiamme” ha un narratore onnisciente, i primi capitoli sono brevi e man mano si allungano sempre di più verso la fine, una scelta che ho personalmente apprezzato perché la trovo utile a far acclimatare il lettore e a fargli conoscere i personaggi della storia. La scrittura è curata e a tratti chirurgica, un romanzo che si legge in pochissimo tempo perché il lettore viene ammaliato da una scrittura tagliente e feroce. La violenza verbale, fisica, psicologica è un pilastro della narrazione che si poggia su questa caratteristica per far vivere i personaggi.
Perché vi consiglio di leggere “Cieli in fiamme”
Pur trattando degli argomenti respingenti, Insolia appassiona e anche parecchio: è impossibile smettere di leggere il romanzo che vi sorprenderà perché si fonda sulla solidità della scrittura. Si può riuscire a comprendere come andrà a finire la storia, eppure quelle pagine intrise di verità che bruciano, diventano un balsamo che alla fine non lenirà le ferite di nessuno. Di questo romanzo vi ricorderete per il modo in cui l’autore ha deciso di mettere in scena questi personaggi e raccontarceli. Vi consiglio questo libro se avete voglia di una storia che vi coinvolga a tutto tondo e sia impossibile da mettere giù. Magari se siete nel cosiddetto blocco del lettore questo libro fa al caso vostro perché, una volta iniziato, non potrete più staccarvene.